Ansia, stress e lavoro si, ma il BERE cosa c'entra? -

PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA - Dr. Giovanna Are

Ansia, stress e lavoro si, ma il BERE cosa c’entra?

Ansia, stress e lavoro si, ma il BERE cosa c’entra?

Ansia da carriera, ansia da telecamera , Zoom Fatigue e distress insorgono e s’intrecciano in un insieme di disturbi psicosomatici .
La maggioranza di manager, professionisti e precari pare superino le 8 h.  gionaliere di lavoro per carriera, controllo e necessità..

Contemporaneamente
si misurano con le connessioni instabili, le lucine azzurre,il ritardo tra le domande e le risposte. Rinunciano al contatto umano e a visi espressivi ricavandone sensazioni di tristezza e infelicità e conseguente deflessione dell’umore. Ma cè di più , come rinunciare a citare la perdita dell’interesse per l’attività sessuale e l’autolesionismo prima di accendere la luce su
Alcohol drinking?
Freud ha scritto :”la cosa più preziosa che l’alcol provoca nell’uomo é il cambiamento del suo stato d’animo per questa ragione..non tutti possono rinunciare a questo veleno”Di recente il British Medical ha pubblicato che tra i lavoratori con oltre 55 ore di lavoro é prevedibile un aumento del 11% di consumo di alcolici.
Oggi “veleno” si da all’alcol quando ha trasformato il soggetto/lavoratore in un Dipendente da alcol.
Ma le vie per evitare la dipendenza sono molteplici soprattutto la prevenzione psicologica attraverso ogni utile specifica tecnica che consenta il mantenimenti di un sano equilibrio dal nome “benessere” curando l’ansia patologica , evitando la produzione di stress e la deflessione dell’umore.
Come? vivere il più possibile a contatto con la natura  , lunghe passeggiate  qualche leggero sport, guardarsi allo specchio riconoscersi e volersi bene
perché chi vedi riflesso ti piace e lo accetti per com’é, consapevole che se non lo fai tu non possono farlo altri .
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